In 20 anni di attività una cosa ho compreso, che qualsiasi cosa io faccia, non verrà mai percepita come finalizzata ad accontentare non un cliente, ma un’individuo con il quale mi trovo ad interagire, e sfortunatamente, perché di solito mi si ritorce contro, a creare rapporti.
Sottolineo la differenza tra cliente e persona, perché MOOD non è un ufficio con 30 dipendenti e 20 segretarie e uno stuolo di tirocinanti schiavizzati, no, sono solo io, quindi ogni volta che telefonerete, chiederete un consiglio, un favore, uno sconto o semplicemente mi racconterete qualcosa di personale, sarò sempre quello che poi cercherà di accontentarvi in tutti i modi, e dato che non sono un robot, ma sono dotato di empatia, la parola cliente mi suona stretta, perché è limitante.
Concluso il preambolo, parlare di servizi è riduttivo, ma non avendo altri mezzi per dare il corretto supporto che posso offrire, non mi rimane altro che adoperare la metodologia classica e fare un asettico elenco, escludendo le ore per comprendere, assecondare, convincere, rincuorare, spronare, rassicurare, o la partecipazione e la condivisione per qualcosa che non sarà mai mio, nemmeno superficialmente, ma non per questo tratto con sufficienza. Quindi chiamiamoli servizi, anche se sono ben altro.